Milan, Yonghong Li potrebbe tornare… per battere cassa: l’imprenditore cinese mette nel mirino i possibili guadagni del Fondo Elliott.
Come reso noto nei giorni scorsi, il presidente del Milan (quasi ex) Yonghong Li è sparito nel nulla facendo perdere ogni indizio che potrebbe fare luce sulla sua posizione e soprattutto sulle sue intenzioni. La cosa non sembra allarmare il Fondo Elliott, che ormai ha ben chiara la via da seguire. Nuovo presidente, nuovi dirigenti e un l’apertura di un ciclo a medio-lungo termine per rivalorizzare la squadra. Poi la nuova cessione del club. Proprio in questa occasione potrebbe tornare in auge il nome di Yonghong Li.
Milan, Yonghong Li pronto a battere cassa
Proprio nel caso di eventuale plusvalenza da parte del Fondo Elliott in occasione della rivendita del club, Yonghong Li potrebbe chiederne una percentuale per coprire almeno parte delle perdite economiche fatte registrare. Di fatto il gruppo di Paul Singer dovrebbe incassare i soldi erogati per il prestito e quelli anticipati per le spese, il guadagno, interessi esclusi, potrebbe essere diviso con quello che a breve sarà l’ex presidente del Milan. Questa almeno è la speranza di Yonghong Li.
Ma c’è una clausola…
Sembra però che nell’accordo tra il Fondo Elliott e Yonghong Li ci sia una clausola che non fa proprio sorridere l’imprenditore cinese. Stando a quanto appreso, infatti, mister Li potrebbe reclamare la sua fetta di torta solo nel caso in cui il gruppo di Paul Singer dovesse vendere il Milan entro un anno. Dopo i 365 giorni di gestione americana, ogni diritto di Li dovrebbe decadere, così come le sue speranze residue di uscire a testa alta dall’esperienza rossonera.
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